1.5.08

Capitolo Setto (seconda parte)

Gigi - Orbene. Ora metterò la cassetta nel magnetofono e si seguiranno alla lettera le istruzioni.

La cassetta vien messa e play pìgiato con forza. Una vocina meccanica inizia a ciarlare.

Magnetofono - ...ggione di Soffiata a fare la spia. In realtà fu Antipatico II, ma non credevo d’uopo atten...
Gigi - Pìgia fàstforuard, Cippa, che non è questa la parte che ci interessa.

Pìgia lì.

Magnetofono - ...llare tre uova, un piccione (vivo) e un topo (morto), poi s’aggiunge un filino d’olio e si butta tutto via c...
Gigi - Ripigia.

Ripigia.

Magnetofono - ...enco delle sgualdrine di questo satellite: Abata Torgibuchi, Accattona Pelasoldi, Additiva Voltaica, Affezzionata Acchiccè, ...
Gigi - Questo può essere utile, ma ancora ubi non est tandem. Non ci siamo. Pigia ancora.

Ripigia.

Magnetofono - ...truire una macchina che dice sempre le bugie, anche quando lo giura su sua madre il procedimento è questo...
Cippa - Ci siamo!
Gigi - Lo sento, cazzone! chétati e fammi sentire.
Magnetofono - ...endere tre candele di sego e costruire con esse, modellandone la cera, la macchina a guisa di quelchevolete. Una volta costruita la parte diciamo così esterna, le si introduce uno spago un po’ usato e sfilacciato all’interno (abbiate la compiacenza di dotare la macchina d’un orifizio, dunque). Si recita la formula magica “tullillavi lalilla llà” (per questioni di malocchio legate al sego) e si affranca la macchina con un francobollo da 12 Ghiglioni. Si spedisce all’ufficio emissioni bugie sito in via del Governo numero dall’uno allundici e si aspetta tre minuti. La bambola verrà rirecapitata al mittente pronta all’uso ed istruita ad arte a dire solo bugie. Per avviarla si tira indipercui la cordicella e per prima cosa le si offre un bèl sigaro, sennò col piffero che parla. FINE!
Cippa - Allora sapevi tutto?
Gigi - In realtà con quelle cose volevo farmici uno stufato mentre aspettavo. Però già che ci siamo. Toh, esegui il vile lavoro manuale, nano deforme, prima che marrabbi sul serio.

Cippa esegue, dando alla macchina che dice sempre la verità una simpatica forma che non posso dire sennò poi divento volgare davvero e non più per celia e magari vado anche incontro a grane di ordine legale. Fatta una volta la bambolina di forma che definiremo “x” per non dare ulteriori indizi, e rifinitole lo scroto ècco che lo spago viene inserito, un vezzoso e varipinto francopollo vien attaccato e il tutto viene spedito.
Ritorna dopo tre minutini da solo e con aria supponente anche, si piazza in mezzo al tavolo e sta silente.

Gigi - Vài, tiragli la corda e offrigli il sygaro!

Cippa esegue il tiraggio e la machina inizia a muoversi. Apre la boccuccia e per prima cosa piglia il sygaro. Poi, date due-tre avide boccate, commenta:

Macchina che dice senpre le bugie - Questo sygaro sa di papero.
Gigi - Ahimè! S’è sbagliato! È un sigaro al Papero davvero!
Cippa - E allora?
Gigi - Non capisci? Dovrebbe dir la bugia, e dice la verità! Ma io la smantello!
Cippa - Scusaci, ma non si potrebbe interrogarla lo stesso? Magari è stato un bug.
Gigi - Dici un errore da nulla nello script? O una variabile di classe int impazzita? O ancora un tag errato?
Cippa - Schiodati da quel modulo, duce. Comunque magari sì. E poi anche se dice la verità che c’è di male. Anche mellio.
Gigi - Si ma ora non mi fido più. Se è un bug isolato magari dice le bugie e noi si crede dica la verità... oppure magari dice la verità sempre, ma col dubbio che un bug gli faccia dire la bugia proprio sulla domanda fondamentale...
Cippa - Allora che si fa?
Gigi - Senti: piglia quella valigetta e andiamo. Che son tre ore che l’ho vista. È lì, appoggiata sul tavolino in bella vista, accanto alla nepitella.
Cippa - Nespoli! Non me ne ero accorto! Allora che s’aspettava?
Gigi - Mah, ero curioso. Una domanda gliela voglio fare. Senti un pò, macchina che non si sa cosa dice, che c’è nella valigetta?
Macchina che dice forse la verità forse le bugie a causa di un fastidioso quanto introvabile bug - Origano.
Cippa - Mah... per me ha ripreso a dir fregnacce.
Gigi - Anche per me. Via, Cippa, via! Si fugge in modo inglorioso e pavido!

E i due eroi fuggono a perdifiato, con tanto di urla strepiti e schiamazzi isterici, sbagliando due volte strada e uscendo dalla porta posteriore che si apre con i maniglioni antipanico. E non fate facili battute, perdio.
Una volta fuori con la valigetta ai due resta da tornare verso Zorp, ma c’è tempo prima di finire il capitolo per la domanda di Cippa:

Cippa - Maresciallissimo! Cosa c’era allora in quella stanza misteriosa?

Però ahimé non c’è tempo per la risposta e resterete col dubbio come Cippa, del resto.


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